DIARIO DI GUERRA. VITA IMMAGINARIA...

domenica 26 gennaio 2025
TEATRO IL FUNARO

regia di Stefano Cioffi
con Alessandra Evangelisti
musiche dal vivo di Gabriele Coen, sax e clarinetto,
Riccardo Battisti, fisarmonica

Lezione-spettacolo introdotta da Alessandra Sforzi, Liceo Scientifico Amedeo di Savoia, Pistoia e Michele Battini, Università di Pisa.
Modera Francesco Martinelli, storico della musica


Ebrea, originaria di Ferrara, Enrica Calabresi si trasferisce a Firenze nel 1910 dove studia e consegue la laurea in scienze naturali. Lavora nelle Università di Firenze e Pisa prima come assistente e poi come docente universitaria. Durante la prima guerra mondiale diventa crocerossina per assistere i malati negli ospedali da campo. Dopo la guerra, che le porta via il fidanzato Giovanni De Gasperi, torna alla vita accademica con grande successo nonostante il suo essere donna. Tutto precipita di nuovo con l’arrivo delle persecuzioni razziali. Muore in carcere nel 1944, si suicida con una dose di veleno pur di non prendere il treno che l’avrebbe condotta ai campi di concentramento di Auschwitz.

Diario di guerra è uno spettacolo ambientato prevalentemente in Toscana e racconta il dramma di migliaia di ebrei integrati nella società e nel lavoro che hanno visto crollare il proprio mondo con l’arrivo delle leggi razziali del 1938.

L’attrice Alessandra Evangelisti, che interpreta Enrica, è accompagnata in scena dal polistrumentista Gabriele Coen e dal fisarmonicista Riccardo Battisti. La musica, scritta appositamente da Coen per la messa in scena, dialogherà direttamente con le parole rendendole ancora più ricche di emozione e accompagnerà il pubblico all’interno del racconto.

Alessandra Evangelisti: attrice, formatrice teatrale e direttrice artistica di MemoFest-Festival della memoria. Il teatro civile e il teatro della memoria sono al centro della sua attività. Diplomata presso l’Accademia Cantiere Teatrale di Roma e laureata in Lettere Moderne con indirizzo in Storia del Teatro, lavora da oltre quindici anni come attrice e formatrice teatrale. Tra le produzioni di cui è stata protagonista: Il filo della scelta, di cui cura anche la regia, La Locandiera, regia di Stefano Sabelli, 43 paia di scarpeLe notti biancheCyrano de BergeracLa signora dei VeleniLa Divina Odissea degli Sposi e Nella Terra della Luna, con la regia di Riccardo Ricciardi, Coppia aperta, quasi spalancata, con la regia di Francesco Menconi, Non c’è due senza te, diretta da Toni Fornari. In televisione ha preso parte a fiction Rai e Mediaset: La bambina che non voleva cantareIl Commissario RexIl peccato e la vergogna 2 e Furore. Nel 2022 partecipa al film Una storia nera con Letizia Casta per la regia di Leonardo Agostini. Nel 2021 è protagonista del corto Ultima consegna di Alessio Ciancianaini. Nel 2017 vince il premio “Best acting performance” al Festival di Cannes con il corto Feel like Sharing di Lorenzo Marinelli. È tra i protagonisti del corto vincitore del 48hour Film Project di Roma Il Passaggio e del corto Buonanotte, entrambi con la regia di Lorenzo Marinelli. Ha lavorato come assistente e aiuto regia di Gabriele Lavia, Sabrina Paravicini, Marco Simeoli e Toni Fornari. Nel 2004 fonda insieme ad altri la compagnia teatrale Il Giardino delle parole. Dal 2015 è la direttrice artistica del festival MemoFest-Festival della Memofest, dal 2021 è organizzatrice di Flautissimo Festival, e infine nel 2024 crea insieme a Stefano Cioffi il Festival Periferica, dedicato alla word music.


Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea. Già fondatore dei KlezRoym ‒ nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico ‒ con cui ha inciso 6 dischi per l’etichetta CNI, nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica. Nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori di cui due per la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn, la Tzadik Records. Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini. Dal 2013 Gabriele Coen ha fondato un nuovo quintetto a suo nome con cui, dopo gli omaggi a Kurt Weill e John Zorn, propone un originalissimo omaggio a Leonard Bernstein, uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. A gennaio 2020 è uscito il loro cd “Leonard Bernstein Tribute” per la rinomata etichetta Parco della Musica Records. A giugno 2017 è invece uscito il nuovo lavoro per l’etichetta Parco della Musica Records: “Sephirot. Kabbalah in Music” dove Coen dirige il suo nuovo sestetto tra elettricità e spiritualismo. A gennaio 2020 il nuovo cd del quintetto di Coen, edito da Parco della Musica Records, “Leonard Bernstein Tribute”, insieme a Benny Penazzi, violoncello, Alessandro Gwis, pianoforte, Danilo Gallo, contrabbasso, Zeno de Rossi, batteria. A gennaio 2023 l’uscita del nuovo lavoro discografico per Parco della Musica Records con il suo nuovo progetto Gabriele Coen Quintet “Sephardic Beat”.


Riccardo Battisti, fisarmonicista con una predilezione per il tango, il klezmer e l’improvvisazione. È stato insegnante di fisarmonica a Roma presso le scuole di musica “CIAC”, Officine Musicali Garbatella e Stemma Music Academy. Proviene da esperienze di musica popolare italiana (“SLAB” e “SBANDA di strada” del circolo Gianni Bosio di Roma) e da anni si occupa di musica klezmer facendo parte, in concerti e spettacoli teatrali, del Pavel Zalud Quartet e della Pavel Zalud Orchestra con Gabriele Coen, Enrico Fink e lo scrittore Matteo Corradini, e della Testaccio Klezmer Orchestra diretta da Gabriele Coen, collaborando anche con l’attore Olek Mincer nello spettacolo “Zun zun zang – La lingua perduta”. È autore, infine, di canzoni e di composizioni strumentali, nelle quali affronta anche il campo della musica sperimentale con l’intersezionismo speculare.

> LE PAROLE DI HURBINEK www.leparoledihurbinek.it

 

Genere: Teatro Prosa

Autore: TOSI-CIOFFI

Compagnia: SMART

Organizzatore: FONDAZIONE TEATRI DI PISTOIA