C'E UN FANTASMA TRA NOI DUE

da mercoledì 21 maggio a domenica 25 maggio 2025
TEATRO ITALIA - TORINO

1925: Elena Underwood (Lia Tomatis), una cantante attrice, muore per mano di Adolfo Linetti con un colpo di pistola al cuore. Il movente: la gelosia. Mentre la donna si stava esibendo in un teatro, Adolfo, proprietario del teatro e compagno di Elena, colpito da un raptus di gelosia, spara ad Elena uccidendola.

2025: Sono ormai passati 100 lunghi anni dalla tragedia. Il teatro è in disuso da dopo la pandemia che ha colpito il mondo. Ma per tutti questi anni, il fantasma di Elena Underwood, pare che abbia camminato nella platea del teatro e che ogni anno, lo stesso giorno in cui è
avvenuto l’omicidio, la donna appaia sul palcoscenico, intoni la canzone che stava cantando quando è stata uccisa, e riviva l’omicidio. È il giorno del misfatto: un medium molto noto, Tonino Lino (Guido Ruffa), sta tenendo una conferenza in quel teatro, per dimostrare la
presenza del fantasma.
Lo stesso giorno, un lontano erede di Adolfo, Carlo Linetti (Claudio Insegno), viene a riscuotere la sua eredità: il teatro.
Finita la conferenza il medium lascia il teatro in mano al povero Carlo, che si ritrova a dover affrontare la presenza non solo dei topi, ma anche di un affascinante fantasma.
Elena e Carlo, dopo vari momenti di esilaranti incomprensioni, si innamorano, e Carlo chiede così l’aiuto al medium per poter entrare almeno in contatto visivo con il fantasma di Elena. Naturalmente, Tonino non ha la capacità di un vero medium, è un semplice ciarlatano che cerca di sbarcare il lunario tutti quelli che credono alle sue false capacità. Ma i due riusciranno ad avere un contatto visivo, nonostante le incapacità del medium.
L’unico problema è che Elena non potrà rimanere più a vagare nel mondo dei vivi, lasciando così il povero Carlo solo con un teatro in fallimento e un medium fallito.

Ma una storia d’amore così forte e così strana non può finire con un fallimento.
Il colpo di scena finale farà sorridere e lasciare una bella speranza nel cuore del pubblico.