DITEGLI SEMPRE DI SI
sabato 08 febbraio 2025
TEATRO ITALIA - TORINO
Michele, apparentemente guarito dalla follia, fa ritorno a casa, dove vive con la sorella Teresa, l’unica a conoscere la verità, dopo un periodo trascorso in manicomio. La donna, durante la sua assenza, ha affittato la stanza di Michele a Luigi Strada, un uomo sulla quarantina spiantato che studia musica e si crede un “Artista”. Per non discreditare il fratello, Teresa, ha raccontato ad amici e parenti che durante questo periodo suo fratello è stato in viaggio per motivi di lavoro.
Nell’incontrare amici e conoscenti quali: Giovanni Altamura, il padrone di casa, Evelina, sua figlia, Luigi Strada, affittuario, Ettore De Stefano assicuratore rovinato dai debiti, Olga, fidanzata di Ettore, Checchina la cameriera della sorella, Vincenzo Gallucci, amico di famiglia, Michele cerca di risolvere a modo suo quelle che, nella sua follia, considera come stranezze ed i suoi maggiori scontri avverranno soprattutto con Luigi, da lui considerato il vero pazzo. La fissazione di Michele è quella di far corrispondere alle parole il loro significato letterale, «c’è la parola adatta, perché non la dobbiamo usare?».
Nel secondo atto Michele viene invitato nella casa di villeggiatura di Vincenzo Gallucci con la moglie Saveria, la figlia Concettina ad altri conoscenti. Qui, dopo un lauto pasto ed all’ esibizione di Luigi Strada, che si servirà di Michele per avere l’occasione di recitare una sua
poesia in presenza di Evelina la donna di cui è innamorato, si svolgerà un imbarazzante incontro tra Vincenzo, il padrone di casa, ed il fratello Attilio, arrivato a casa del fratello assieme alla moglie Agata, ex subrette di avanspettacolo in teatri di quart’ordine, con cui è in urto da anni. Michele infatti, avendo sentito dire a Vincenzo che solo da morto avrebbe potuto riappacificarsi con lui, ha fatto giungere a questi un telegramma che comunicava il decesso di Vincenzo. Dopo la consegna di una corona funebre arriva Attilio e, superato un primo momento di sconcerto, i due effettivamente faranno pace. Michele intanto, perseverando nella sua convinzione che Luigi sia pazzo, arriva a terrorizzarlo impugnando un coltello e minacciandolo di tagliargli la testa poiché è proprio lì che risiede il suo male. Giungerà in tempo Teresa a salvarlo ed a svelare a tutti che il vero pazzo è Michele.
Genere: Teatro Prosa
Autore: EDUARDO DE FILIPPO
Compagnia: COMPAGNIA LA FUNICOLARE
Organizzatore: ASSOCIAZIONE ENJOY