PICELLO BROS
sabato 22 febbraio 2025
PALAZZO DE ROSSI
“SPECCHI DEFORMANTI”
PICELLO BROS: Francesco Pepicelli violoncello – Angelo Pepicelli pianoforte
Ludwig van Beethoven
Romanza per violino e orchestra in fa maggiore n. 2 op. 50 (vers. per violoncello e pianoforte di F. Grützmacher)
Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 5 n. 2
Alfred Schnittke Sonata per violoncello e pianoforte n. 2 (1993/94)
Roberto Molinelli Presenze riflesse (2024), omaggio ad A. Schnittke dedicato ai PiCello Bros
Durata: 1 ora e 10 minuti (più intervallo)
La Stagione Pistoiese di Musica da Camera è promossa da Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript
“PiCello Bros” è il nome che i fratelli Francesco (violoncello) e Angelo Pepicelli (pianoforte) hanno dato al loro cinquantennale sodalizio artistico. Dell’‘essere due’’, i PiCello Bros hanno fatto la loro cifra e la loro forza: “l’unione di due anime che si specchiano l’una nell’altra”.
“Specchi deformanti” è un concerto in due parti, un confronto tra Beethoven e Schnittke, con l’ascolto nella seconda parte di una recente composizione di Molinelli ispirata a Schnittke e dedicata proprio ai PiCello Bros.
Il programma si apre con la meravigliosa cantabilità della Romanza in fa maggiore di Beethoven per violino e orchestra, nella niente affatto banale trascrizione ottocentesca di Grützmacher, che trova alla fine del concerto il suo alter ego contemporaneo nella composizione di Molinelli Presenze riflesse. Al centro del programma si specchiano la seconda Sonata di Beethoven, intensa e per molti versi rivoluzionaria, scritta nel 1796, e quella di Schnittke, scritta nel 1993-4, anch’essa rivoluzionaria, caratterizzata da un significativo polistilismo: cromatismo, rimembranze settecentesche, l’ombra di Šostakovič, ma anche di Bach, una profondità che parte dalla materia e vola in alto attraverso lo spirito.
Infine, Presenze riflesse è un «omaggio al brio creativo dell’eclettico e raffinato compositore di musica contemporanea Alfred Schnittke» commenta il compositore Molinelli, «attraverso un viaggio suggestivo ed emozionante di suoni che raccontano storie e immagini, ricreando una sorta di colonna sonora a lui ispirata, dove il genere cinematografico fu una delle chiavi di svolta che gli consentì di avvicinarsi a ciò che definì “Lo scopo della mia vita è unificare musica colta e leggera, anche se per farlo dovessi rompermi l’osso del collo”. La sua grande attenzione verso la musica applicata gli fece adottare nella sua carriera, dopo il serialismo a lui ispirato da Luigi Nono e l’immancabile onnipresente influenza šostakovičiana, anche una cifra polistilistica spesso molto vicina ai grandi compositori per film come il nostro Nino Rota».
Genere: Concerti Clas
Autore: VARI
Compagnia: A. PEPICELLI - F. PEPICELLI
Organizzatore: FONDAZIONE TEATRI DI PISTOIA